INAIL: infortuni nell'industria alimentare
INAIL dedica un approfondimento sull’andamento delle dinamiche infortunistiche nell'industria alimentare. Il Fac sheet “Infor.MO, Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio nell’industria alimentare” (pubblicato il 27 aprile 2023) analizza il periodo 2016 - 2020 nel settore succitato, ossia ATECO C10.
Il lavoro è frutto del sistema di sorveglianza Infor.MO, “attuato in collaborazione con le Regioni tramite i servizi di prevenzione delle Asl, che nel corso delle loro indagini approfondiscono l’analisi della dinamica infortunistica degli eventi accaduti al fine di evidenziarne le cause”.
Dall’analisi dei dati emerge in particolare quanto segue:
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In riferimento alle dimensioni aziendali, maggioramente colpite sono le aziende nella fascia 50-249 addetti (31,6% sul totale), seguite dalle aziende nelle fasce fino a 9 addetti (26,0%) e 16-49 addetti (21,9%). Tali dati risultano significativamente diversi dalla media della totalià dei settori lavorativi, che vede la fascia fino a 9 addetti la più colpita (57,8% sul totale).
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Le principali modalità di accadimento degli infortuni comprendono: il contatto con organi lavoratori in movimento (48,2% sul totale), l’avviamento inatteso/inopportuno di veicolo, macchina o attrezzatura (13,1%) e la fuoriuscita/contatto con gas, fumi, aerosol e liquidi 8,3%). Tali modalità "risultano sensibilmente più frequenti nel comparto in studio rispetto a quanto registrato nell’archivio per la totalità dei settori lavorativi" (rispettivamente, la media della totalità dei settori è 12,0%, 6,4% e 1,8%).
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Tra i fattori di rischio degli eventi occorsi, al primo posto vi sono gli aspetti procedurali (attività infortunato e di terzi, 49,9%), "riassumibili in sequenze operative scorrette o usi errati di attrezzatura per pratiche abituali (42,0%), azioni estemporanee (39,5 %) e carenza di informazione/formazione/addestramento (14,0%)".