"Decreto Fare": misure su Ambiente, infrastrutture, edilizia, imprese e semplificazione fiscale

08/03/2013

La Camera ha votato, con 427 voti favorevoli e 167 contrari, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del D.D.L. n. 1248 di conversione del D.L. 21/06/2013, n. 69, «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia» (pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 50 alla Gazzetta Ufficiale n. 144 del 21/06/2013), nel testo approvato dalle Commissioni dopo il rinvio deliberato dall'Assemblea della Camera dei Deputati.

Il provvedimento, unitamente al D.D.L. Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha come base le 6 Raccomandazioni rivolte all'Italia dalla Commissione europea il 29/05/2013 nel quadro della procedura di coordinamento delle riforme economiche per la competitività («semestre europeo»).

 

AMBIENTE

Le nuove disposizioni di semplificazione in materia di gestione delle acque di falda sotterranee estratte per fini di bonifica o messa in sicurezza dei siti contaminati (Art. 243 del D.Lgs. 152/2006) riducono gli oneri a carico degli operatori interessati e accelerano le procedure amministrative relative agli interventi. Senza incidere sulle garanzie di tutela delle risorse ambientali, le nuove norme sono studiate per favorire la crescita delle attività economiche interessate.

Le disposizioni in materia di terre e rocce da scavo sono volte a semplificarne l'utilizzo, chiarendo i casi in cui è necessario il ricorso alle procedure di cui al D.M. 161/2012, contenente, tra l'altro, i criteri qualitativi che terre e rocce da scavo devono soddisfare per essere considerate sottoprodotti e non rifiuti.

Viene semplificata la disciplina dei materiali di riporto di cui al D.L. 2/2012, convertito con modificazioni dalla L. 28/2012 (Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale). Le nuove disposizioni chiariscono la definizione delle matrici materiali di riporto, specificandone la composizione, e prevede inoltre che le stesse siano soggette a test di cessione affinché possano essere considerate come sottoprodotti o rimosse dal luogo di scavo.

Per risolvere alcune questioni interpretative spesso causa di ostacolo ad attività turistiche all'aperto, viene chiarita la portata di alcune norme concernenti l'attività di posizionamento di allestimenti mobili di pernottamento e relativi accessori, temporaneamente ancorati al suolo, all'interno di strutture ricettive all'aperto per la sosta ed il soggiorno. In particolare, facendo riferimento a normative di settore contenute in diverse leggi regionali, con le nuove norme i campeggi non necessitano di permesso a costruire, laddove detto posizionamento sia effettuato in conformità alle leggi regionali applicabili ed al progetto già autorizzato con il rilascio del permesso a costruire per le medesime strutture ricettive.

Si predispone uno strumento per l'accelerazione delle procedure di competenza degli Enti locali per la realizzazione e l'avvio della gestione degli impianti di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, già previsti dalla normativa e dalla pianificazione vigente ma non ancora realizzati. Tale accelerazione è dettata anche dall'esigenza di evitare una possibile condanna dell'Italia nella procedura di infrazione 2007/2195, che si preventiva nell'ordine di 8 milioni di euro giornalieri, oltre alla perdita di un ingente finanziamento comunitario stanziato per la problematica dei rifiuti nella Regione Campania. A tali fini, è stato previsto il ricorso alla nomina di commissari nominati dal Ministro dell'Ambiente che effettuino gli interventi necessari in caso di inadempienza degli enti competenti in via ordinaria, al pari di quanto già previsto nella Legge di Stabilità 2013 con riguardo al Commissario per le emergenze rifiuti urbani in Provincia di Roma.

 

INFRASTRUTTURE

Il decreto contiene misure, per un totale di oltre 3 miliardi di euro e con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10 mila indiretti), in materia di infrastrutture. In particolare si prevede:

1) Lo sblocca cantieri

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti istituisce un Fondo di 2.030 milioni di euro (per il quadriennio 2013-2017) per consentire la continuità dei cantieri in corso o per l'avvio di nuovi lavori. Gli interventi finanziabili riguardano il miglioramento rete ferroviaria (interventi per la sicurezza immediatamente cantierabili per l'importo già disponibile di 300 milioni di euro), collegamenti ferroviari, autostradali, stradali e le metropolitane di Milano, Napoli e Roma (in allegato alla presente notizia la mappa degli interventi);

Un investimento straordinario di edilizia scolastica, finanziato dall'INAIL fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016, nell'ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi. Il piano verrà adottato sulla base della Programmazione Miur-Regioni-enti locali dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, d'intesa con il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti;

Programma «6.000 campanili»: 100 milioni di euro per 200 interventi nei comuni sotto i 5.000 abitanti coinvolgendo il tessuto delle piccole e medie imprese;

Per incentivare la realizzazione di infrastrutture di importo superiore ai 200 milioni di euro con contratti di partenariato pubblico-privato che non prevedono contributi pubblici a fondo perduto, è riconosciuto al titolare del contratto un credito di imposta a valere sull'IRES e IRAP e l'esenzione dal pagamento del canone di concessione nella misura necessaria al raggiungimento dell'equilibrio del piano economico-finanziario.

2) Sicurezza stradale

È previsto un programma di interventi di sicurezza stradale per 300 milioni di euro per la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie della rete stradale.

3) Rilancio porti e nautica

Abolizione della tassa sulle piccole imbarcazioni e rilancio dei porti attraverso la semplificazione e la facilitazione delle procedure per i dragaggi, la rimodulazione delle tasse portuali e l'implementazione dell'autonomia finanziaria dei porti per la manutenzione e la sicurezza.

 

EDILIZIA

1)  Ristrutturazioni nelle città

Semplificazione e incentivazione del recupero e delle ristrutturazioni degli edifici nelle città.

2)  Semplificazioni in materia di edilizia

Stop alle lungaggini burocratiche: l'interessato che abbia bisogno della SCIA (Segnalazione di Inizio Attività) può richiedere allo Sportello Unico di provvedere all'acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari all'intervento edilizio.

Il certificato di agibilità può essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria.

3) Semplificazioni in materia di Durc

Per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) si potrà acquisire in via informatica ed avrà validità di 180 giorni.

 

IMPRESA

1) Più facile accedere al fondo di garanzia delle PMI

Per riattivare il circuito del credito, il decreto prevede il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, per consentire l'accesso ad una platea molto più ampia di piccole e medie imprese. A questo scopo, in particolare, si dispone la revisione dei criteri di accesso per il rilascio della garanzia che allargherà notevolmente la platea delle imprese che potranno utilizzare il Fondo ed è stato programmato un cospicuo rifinanziamento, in sede di Legge di Stabilità, che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi di euro.

2) 5 miliardi per l'acquisto di nuovi macchinari

Le PMI potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.

I finanziamenti saranno concessi entro il 31/12/2016 da banche convenzionate, per un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa ed avranno durata massima di 5 anni.

3)  Sostegno ai grandi progetti di ricerca e innovazione industriale

Viene istituito un «Fondo di garanzia per i grandi progetti» con una dotazione di 50 milioni per il 2013 e il 2014.

4) Rifinanziamento di contratti di sviluppo

Con il finanziamento dei Contratti di Sviluppo nel Centro-Nord, gestiti da Invitalia, abbiamo posto le condizioni per avviare in tempi rapidi almeno 20 grandi progetti di investimento che diversamente non sarebbero partiti, assicurando non solo un significativo impatto economico, ma anche un'importante ricaduta sul fronte occupazionale.

5) Più concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti

Viene inoltre ampliata l'apertura del mercato del gas naturale, liberalizzando completamente le piccole e medie aziende, in linea con quanto indicato dalla Commissione Europea e dall'Antitrust. Sono previste poi misure volte ad accelerare l'avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i cittadini utenti e significative entrate per gli enti locali.

6)  Riduzione delle bollette dell'elettricità

In particolare, abbiamo modificato le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6, in modo progressivo, portandole in linea con i prezzi di mercato che si sono significativamente ridotti nell'ultimo periodo; abbiamo bloccato la maggiorazione degli incentivi all'elettricità prodotta da biocombustibili liquidi, maggiorazione che avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all'anno e avrebbe premiato impianti con scarsi benefici ambientali che saranno invece oggetto di iniziative di riqualificazione.

7) Imprese miste per lo sviluppo

Crediti agevolati per assicurare il finanziamento della quota di capitale di rischio per la costituzione di imprese miste;

crediti agevolati ad investitori pubblici o privati o ad organizzazioni internazionali, per il finanziamento di imprese miste da realizzarsi in Paesi in via di sviluppo.

8)  Burocrazia zero

È prevista la predisposizione di un piano nazionale per le zone a burocrazia zero.

9) Multa alle P.A. che ritardano

Viene introdotto un indennizzo monetario a carico delle P.A. in ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Se il titolare del potere sostitutivo (cioè chi subentra al funzionario ritardatario) non conclude la procedura, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura semplificata.

10) Certificati medici inutili

Sono eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati. Non vi saranno più per i cittadini adempimenti onerosi resi inutili dalle recenti novità legislative in materia di sorveglianza sanitaria sui luoghi del lavoro.

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: 08/03/2013

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