Rassegna di giurisprudenza

03/13/2012

Il 2008 è stato un anno particolarmente importante per la sicurezza del lavoro sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista giurisprudenziale. Si spiega in questo quadro l'emanazione del D.Lgs. 9 aprile 2008,n.81 ( Testo Unico delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ) e la ricca giurisprudenza, in particolare della Corte di Cassazione, idonea a fornire agli operatori molti punti di riferimento per il governo della materia.

Il tema principale affrontato dalla giurisprudenza riguarda l'individuazione dei soggetti destinatari degli obblighi o dei compiti in materia di sicurezza del lavoro, cioè gli autori dei possibili reati in tale ambito.

Oggi questo tema ha assunto ancora maggiore importanza rispetto al passato a seguito dell'introduzione della cosiddetta responsabilità amministrativa delle imprese. In caso di omicidio colposo o di lesioni personali colpose gravi o gravissime che siano state commesse con violazione delle norme antinfortunistiche o sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro è prevista una sanzione penale a carico delle persone fisiche, ma anche una responsabilità amministrativa dell'azienda, che si traduce in sanzioni appositamente calibrate sul tipo di impresa.

Secondo la Suprema Corte, il datore di lavoro è il principale destinatario delle norme di sicurezza e quindi è obbligato ad attuare tutte le misure di prevenzione e controllarne il rispetto; si esonera da responsabilità solo nel caso in cui abbia conferito una delega valida.

La attuale rassegna di giurisprudenza si propone di esaminare gli orientamenti e gli insegnamenti delle Corte di Cassazione in materia di sicurezza del lavoro dopo il nuovo assetto normativo, secondo una nuova ottica per la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

#Sicurezza #Sentenze

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: 03/13/2012

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: Fonte ISPESL

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