Rischio biologico: una guida dell’INAIL

10/14/2011

L'INAIL ha pubblicato un manuale sul rischio biologico, con l'obiettivo di mettere in evidenza l'importanza di una corretta valutazione di questo rischio nei diversi ambienti di lavoro.

Tranne poche eccezioni legate ad alcune attività lavorative tra cui gli ambienti sanitari, il rischio biologico è spesso poco conosciuto e presumibilmente sottostimato in molti luoghi di lavoro. Pertanto, proprio al fine di sottolineare l'importanza della valutazione e della prevenzione di tale rischio, la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) dell'INAIL ha avviato un'intensa campagna informativa e formativa, che ha già visto la pubblicazione di una prima serie di quindici schede tecnico-informative aventi l'obiettivo di mettere in evidenza il rischio biologico nei più svariati ambienti di lavoro. Il volume pubblicato segue e completa dunque la prima edizione e, con le sue trenta schede, spazia in settori molto diversi tra loro: dagli ambienti indoor non industriali (uffici, scuole), ai settori della filiera agroalimentare (allevamenti, trasformazione di prodotti alimentari, mangimifici, ecc.), al comparto dei rifiuti solidi urbani e della depurazione di acque reflue civili, e così via, proprio a dimostrare che nessun ambiente può considerarsi esente dalla presenza di agenti biologici. Infatti, sono diversi i fattori che possono favorire lo sviluppo e la diffusione di agenti biologici: il tipo di attività, il processo o la fase lavorativa, le materie utilizzate, il contatto con fluidi biologici umani o animali potenzialmente infetti, la presenza di polvere, la scarsa igiene, il cattivo funzionamento e la manutenzione degli impianti aeraulici, la presenza ed il numero di occupanti, il microclima, ecc.

#Sicurezza #Aggiornamenti #Sicurezza - Rischio chimico

: D.Lgs. n. 81/2008

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: 10/14/2011

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