Decreto Legge "Destinazione Italia"

01/16/2014

Il D.L. 23/12/2013, n. 145 "Interventi urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015", pubblicato nella G.U. n. 300 del 23/12/2013, contiene interventi urgenti di avvio del Piano «Destinazione Italia», finalizzato ad attirare gli investimenti esteri e a favorire la competitività delle imprese italiane, sul quale è stata svolta, sul sito Internet destinazioneitalia.gov.it, una consultazione pubblica, terminata il 09/12/2013.

Le misure previste dal piano, aggiornate tenendo conto dei contributi più significativi emersi dalla consultazione pubblica, verranno introdotte progressivamente nell'ordinamento secondo una tempistica che costituirà l'agenda del Governo.

Tra gli ambiti di intervento del decreto legge si segnala:

Risparmio sulle Bollette energetiche per 850 milioni di euro

Disposizioni per la riduzione di costi gravanti sulle tariffe elettriche con l'introduzione di un sistema incentivante opzionale offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, per gli indirizzi strategici dell'energia geotermica ed in materia di certificazione energetica degli edifici e di condomini. Il risparmio è quantificato in circa 850 milioni di euro.

Sviluppo di tecnologie di maggior tutela ambientale - conoscibilità dei titoli minerari, Razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti e stoccaggio del gas naturale

La norma contiene disposizioni volte ad accrescere le conoscenze del sottosuolo nazionale, favorendo l'acquisizione dei dati relativi ai rilievi geologici, geofisici e alle perforazioni, e a razionalizzare la rete di distribuzione dei carburanti, rafforzando la sicurezza degli impianti, nonché la rete per lo stoccaggio del gas naturale, semplificando il funzionamento del mercato del gas. È altresì ridotto il prezzo dei carburanti mediante la riduzione della quota minima di miscelazione dei biocarburanti nella benzina e nel gasolio con riflessi positivi per i consumatori. Sono, altresì, previste disposizioni per la rimodulazione dell'intervento per il Sulcis, attraverso la facoltà, riconosciuta alla regione Sardegna, di bandire una gara per la realizzazione, nell'area, di una centrale termoelettrica a carbone «pulito».

Agevolazioni per il riutilizzo di siti inquinati da bonificare

Per promuovere il riutilizzo produttivo dei siti inquinati di interesse nazionale da bonificare, individuati dal Ministero dell'ambiente, suscitando investimenti superiori a 1,3 miliardi di euro, si introducono facilitazioni procedurali e benefici fiscali per i soggetti che partecipano al relativo accordo di programma, che sono tenuti indenni dalle responsabilità per l'inquinamento fermo restando il rispetto del principio "chi inquina paga", mantenendo quindi tutte le responsabilità di chi ha inquinato in relazione agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ristoro dei danni.

Attestato di Prestazione Energetica nei contratti di compravendita e locazione immobiliare

Il decreto-legge contiene anche una nuova modifica all'art. 6 del D.Lgs. n. 192/2005 sull'obbligo di allegazione dell'Attestato di Prestazione Energetica (APE) ai contratti di compravendita e locazione di immobili. In particolare, in caso di omessa dichiarazione - nel contratto - della prestazione energetica dell'edificio o unità immobiliare, oppure di mancata allegazione dell'APE al contratto, le parti sono soggette al pagamento, in solido e in parti uguali, della sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000 a € 18.000 (da € 1.000 a € 4.000 per i contratti di locazione di singole unità immobiliari, e ridotta alla metà se la durata della locazione non eccede i 3 anni). Detta sanzione amministrativa sostituirebbe, dunque, quella della nullità del contratto prevista per la medesima violazione dal testo vigente del D.Lgs. n. 192/2005.

Aumento sanzioni amministrative previste dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.

Sono aumentate le sanzioni amministrative previste dal D.Lgs. 81/08 del 30% per contrastare il lavoro nero e sommerso (somme aggiuntive previste dall'art. 14 comma 4).

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